La proposta concertistica dell’Ensemble vocale “L’Una e Cinque” è indirizzata a rassegne, manifestazioni, festival, associazioni culturali e club musicali.
Il format e la sequenza dei brani sono stati studiati per ottenere uno spettacolo di generi musicali diversi ma tra loro collegati, fruibile da tutti e data la varietà dei brani, unico nel suo genere.
Il Concerto
Attraverso un vasto repertorio che spazia dalla polifonia rinascimentale ad arrangiamenti contemporanei, L’Una e Cinque accompagna il pubblico in un viaggio nella storia del genere musicale del canto a cappella, dagli albori ad oggi, alla scoperta di pietre miliari della tradizione popolare anglosassone, francese, italiana ed, infine, americana.
L’Ensemble vocale raccorda il repertorio classico a quello contemporaneo, proponendo esecuzioni musicali diverse dai canoni tradizionali del canto rinascimentale e rivisitazioni di brani cinquecenteschi, ricche di fascino e fedeli alla storia, ma tese al gusto contemporaneo dal punto di vista della interpretazione e dello stile di arrangiamento.
Rivisitazioni Cinquecentesche
Il repertorio è composto da brani provenienti dalla tradizione musicale rinascimentale di molti paesi europei. Fra essi spiccano rivisitazioni ricche di fascino come quelle dei brani di tradizione anglosassone “Come again sweet love doth now invite” o “Pastime With Good Company”, detta anche “La Ballata del Re”, scritta dallo stesso Enrico VIII, e, dalla tradizione spagnola, di un classico del genere “villancico” come “Todo quanto pudo dar“.
Canti Tradizionali Alpini
Un momento particolare è dedicato al repertorio dei canti tradizionali alpini: “Il testamento del Capitano”, notissima canzone risalente al periodo rinascimentale (1528), a cui segue “Serafin”, arrangiato da Arturo Benedetti Michelangeli per il coro SAT di Trento.
Spirituals, Jazz e Pop-Rock
Il viaggio nella storia della musica nel quale l’Ensemble accompagna lo spettatore approda anche ai generi spiritual e Jazz, dapprima con i brani “My Lord what a morning”, e “I’m gonna sing“, ed in seguito con standard jazz come “Autumn leaves” di Kosma-Mercer arrangiata da Fabio Alessi o “Java Jive“.
Un ampio spazio viene dedicato poi a famosi brani contemporanei come “Wake up little Susie”e “When I’m sixty-four”.
Non può mancare un omaggio agli autori contemporanei italiani attraverso il brano “Vedrai Vedrai” di Luigi Tenco.
Nel periodo natalizio il programma viene arricchito con brani della tradizione natalizia, “Christmas is Coming” e ” A Babe is Born“, due bellissime canzoni del repertorio natalizio inglese del ‘ 500 a cui si aggiungono gli immancabili “Hark the Herald Angel’s Sing” e “Jingle Bells”.